In merito alla notizia dell’inammissibilità del ricorso del Principato di Seborga presentato nel 2008 dal Principe Giorgio I alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la riattivazione dell’indipendenza dalla Repubblica Italiana, S.A.S. il Principe Marcello I ha diffuso oggi la seguente nota ufficiale:
Mi riferisco agli articoli comparsi in data odierna su molteplici testate online riguardo il giudizio di inammissibilità del ricorso per l’indipendenza inoltrato a suo tempo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo da parte del Principe Giorgio I ed altri.
Mi si permettano preliminarmente due osservazioni. Sono stato accusato, assieme al Governo che presiedo, di aver mentito ai Seborghini circa lo status del ricorso: ciò è falso, poiché fino a gennaio 2013 esso era effettivamente pendente. Secondo punto: non comprendo francamente l’atteggiamento dei membri dell’opposizione. Come possono accusare me e il Consiglio della Corona quando all’epoca del ricorso molti di loro lavoravano ancora per il Governo ed erano perfettamente al corrente della situazione? Come possono accusare me quando loro stessi hanno sottoscritto il ricorso? Troppo facile fare il voltafaccia e giostrarsi a seconda delle proprie convenienze personali! Inoltre se si legge il testo della lettera pervenuta da Strasburgo si nota che tale lettera è stata più volte sollecitata dagli stessi membri dell’opposizione con ripetute e ossessive telefonate alla Cancelleria: la stessa mittente specifica in chiusura di non insistere con tale atteggiamento perché la Corte ha altre questioni più importanti da sbrigare che non rispondere a loro…
Ma veniamo al punto in questione.
La notizia dell’inammissibilità – della quale a dire il vero il Governo era al corrente già da qualche mese – onestamente non ci sorprende, perché da tempo sostenevamo che il ricorso, presentato in quel modo, non avesse speranze di trovare un positivo riscontro: non si può impostare un ricorso per ottenere l’indipendenza sfruttando una controversia minore quale la questione dell’affitto del vecchio Palazzo del Governo; andavano invece addotte le ragioni storiche per cui la richiesta di indipendenza di Seborga ha degli effettivi fondamenti giuridici. L’errore formale di impostazione del ricorso fu fatto all’epoca, e non è certo colpa mia: l’opposizione ne prenda atto.
Detto ciò, la battaglia per l’indipendenza non si ferma affatto, checché ne dica la Corte. Stiamo studiando già da tempo soluzioni alternative per riaffermare la legittimità dell’indipendenza del Principato di Seborga, in merito alle quali i Seborghini saranno prontamente informati a tempo debito.
Sono sereno e a posto con la mia coscienza, anche se spiace che molti, pur di attaccarmi, smentiscano incoerentemente se stessi e le posizioni che assunsero in passato.
Viva il Principato di Seborga!
S.A.S. Marcello I, Principe di Seborga
File allegati:
– Comunicazione del Palazzo del Governo: Comunicato stampa di S.A.S. Marcello I, Principe di Seborga