Biografia di S.A.S. Giorgio I, Principe di Seborga
S.A.S. Giorgio I di Seborga, al secolo Giorgio Carbone, nasce a Seborga il 14 giugno 1936.
Frequenta il liceo “De Amicis” di Imperia e diventa successivamente giornalista, lavorando a Milano come correttore di bozze e redattore di articoli. Nel corso della sua vita è stato anche appassionato di poesia dialettale ligure, vincendo vari concorsi.
Fonda in seguito una cooperativa floricola europea, l’ANACOF, in seguito CO.NA.F.I. (amava definirsi “floricoltore”), e si dedica alla storia. Appassionato dai racconti degli anziani del paese, approfondisce in modo particolare la storia di Seborga, reperendo vari documenti (provenienti in larga parte dall’Archivio di Stato di Torino) che comprovano l’originaria indipendenza di Seborga dall’Italia e la conseguente illegittimità dell’annessione di Seborga da parte di quest’ultima.
Su questa linea, il 14 maggio 1963 viene eletto dai suoi concittadini alla carica di Principe di Seborga, proseguendo contemporaneamente le sue ricerche storiche sul Principato.
Nel settembre 1993, spinto dal desiderio di imprimere una svolta alla spinta indipendentista seborghina, tiene un comizio a Seborga nel quale, constatata l’unanime adesione alle sue teorie da parte della popolazione, accetta di rifondare le istituzioni dell’antico Principato. Le elezioni dell’aprile 1993 portano alla nomina del primo Consiglio della Corona, che redige gli Statuti Generali e il Regolamento. Il 20 settembre 1995, per rispettare i nuovi dettami costituzionali, S.A.S. Giorgio I abdica, ma è rieletto (a vita, in deroga agli Statuti Generali stessi) tre giorni più tardi. Durante il suo regno vengono approvate varie leggi e sono nuovamente coniati i luigini, stampati francobolli, realizzate targhe automobilistiche; viene reintrodotta l’antica bandiera, è adottato un inno nazionale, viene reistituito il Corpo di Guardia, sono nominati consoli in vari Paesi del mondo. Vengono intrapresi ricorsi sia presso il Tribunale Internazionale dell’Aia sia presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo per ottenere il riconoscimento dell’indipendenza.
Grazie al notevole interesse dei media (di Seborga e del Principe Giorgio I hanno parlato varie televisioni internazionali, tra cui anche la BBC e la CNN, e molti quotidiani stranieri), Seborga acquista visibilità mondiale e ottiene il riconoscimento dell’indipendenza da parte di alcuni Stati. Tutto ciò contribuisce a un generale risveglio economico, turistico e demografico del paese.
Nel gennaio 2006, ammalatosi di sclerosi laterale amiotrofica e a seguito di alcune controversie con il sindaco di Seborga in merito alla ristrutturazione del sagrato della Chiesa di San Bernardo, S.A.S. Giorgio I manifesta la volontà di abdicare, salvo poi rinunciarvi “vista la pressione esercitata da parte degli amici più fidati e di tutto il paese”.
S.A.S. Giorgio I scompare il 25 novembre 2009 a Seborga. Il suo corpo, secondo le sue volontà, è stato cremato a Nizza e le sue ceneri disperse nel mare.